Si sente parlare molto di olio turismo, sembra sia la nuova formula per salvare l’olivicoltura nazionale.

Oggi se non fai olio turismo non sei nessuno.

Oggi se non hai una offerta olio turistica non sei nessuno.

Oggi se non parli di olio turismo non sei nessuno

Certamente si tende ad esagerare e a cavalcare l’onda della moda. L’accoglienza e la sua proposta sono una cosa seria e il nostro Paese avrebbe tutte le carte in regola per attuarle e fortunatamente in molto stanno lavorando bene per raggiungere l’obiettivo.

Spero soltanto che anche questa volta molti produttori non siano solo “prede” della speculazione oppure trofei inutili in manifestazione circensi superflue per la crescita della filiera.

Intanto vi racconto brevemente i miei tre giorni di relax con la famiglia nel mondo dell’olio toscano.

Sabato mattina abbiamo partecipato ad una presentazione di un nuovo gruppo di olivicoltori a San Casciano in Val di Pesa. Mentre partecipavo alla riunione mia figlia giocava all’esterno con altri bambini tra gli ulivi, un posto bellissimo, il Complesso di Sant’Angelo Vico Abate, tenuto e restaurato da una associazione del posto che lo utilizza per valorizzare la cultura locale e non solo.

Pranzo veloce nei dintorni di Firenze dove l’ottimo ristorante ha dimostrato (purtroppo) che sull’olio c’è ancora molto da fare in questo settore.

Fuga veloce a Pisa, perché, se qualcuno pensasse che il turismo dell’olio non sia legato al turismo culturale, si sbaglia!

Siete mai saliti sulla Torre di Pisa? È bellissima, unica e faticosissimo, a metà salita in bella vista c’era un defibrillatore e pensi a quanto olio extravergine hai consumato in questi anni e speri non ti debba servire.

Si imposta il navigatore e si va verso Calci, all’Azienda di Francesco Elter, lontana non più di venti minuti.

Il navigatore ci porta sotto una montagna verde, bella e coperta da ulivi, avremo sbagliato strada? Affrontiamo la stradina stretta di ottima pendenza circondati dagli ulivi a destra e un pendio olivetato a sinistra. Suggestivo, bello e insolito, per chi ama gli ulivi, bellissimo, ma che paura.

Veniamo accolti a metà strada da Francesco che ci indica dove parcheggiare.

Dovete sapere che Francesco Elter è un giovane pieno di idee ed energie, la sua formula di turismo dell’olio è bellissima; insieme a sua moglie, nutrizionista, crea minicorsi di avvicinamento all’olio oppure piccoli eventi a cui sono collegate le degustazioni.

Ci siamo trovati coinvolti in un incontro di yoga in mezzo all’oliveto e, in barba alla pendenza, erano tutti schierati intorno a questo ulivo monumentale di 400 anni di nome Nonno Trillo a cui Francesco fa da guardiano. Alla fine dell’incontro io e mia figlia non abbiamo resistito e lo abbiamo abbracciato.

In fila indiana tra i gradoni e la pendenza siamo giunti alla azienda dove, in un terrazzo bellissimo, con una vista mozzafiato, Francesco ha condotto una degustazione (apericena) in modo impeccabile e garbato abbinando i suoi oli a popcorn, pappa al pomodoro, vellutata di ceci, buschette con pesto di erbe spontanee (raccolte da lui) e alla fine gelato (fior di latte) all’olio.

Posso solo ringraziare e fare i complimenti a Francesco Elter per il coraggio nel portare avanti una olivicoltura eroica valorizzando il territorio. Andate a controllare la proposta di Francesco Elter, è varia e divertente.

La mattina dopo, di buon’ora, siamo partiti alla volta di Firenze per un breve giro turistico, fortunatamente a mia figlia è sfuggito l’ingresso al campanile del Duomo e dopo un pranzo veloce ci siamo diretti alla Fattoria di Poggiopiano a Fiesole, azienda biologica della famiglia Galardi.

Dopo una stradina stretta e suggestiva si entra in azienda accolti da oliveti perfettamente curati a sinistra e vigne a destra per arrivare allo spiazzo accanto alla struttura aziendale dove veniamo sommersi da sentori di erbe aromatiche, sapientemente posizionate e curate.

L’azienda oltre ad essere un agriturismo offre degustazioni del loro vino e olio e taglieri con prodotti locali, uno dei taglieri è dedicato all’abbinamento all’oli, un’offerta divertente e di ottima qualità.

Abbiamo trascorso il pomeriggio nella loro fantastica piscina dentro l’oliveto di fronte alla collina che sovrasta la valle dell’Arno con una visuale incantevole.

La serata è iniziata con un buon aperitivo, poi a cena in una osteria tipica della zona, l’olio a tavola era una bottiglia quadrata di olio passabile, a mio parere etichetta non a norma, olio non toscano e priva di tappo antirabbocco.

All’arrivo della fiorentina da 1,300kg l’espressione sorpresa di mia figlia è stata impagabile.

Al responsabile di sala ho chiesto se aveva altro olio, fortunatamente ne avevano e soprattutto era quello giusto per la carne.

La mattina la voglia di buttarci in piscina era enorme ma purtroppo il tempo è inclemente e dopo una colazione abbondante con ottimi prodotti locali (marmellata, salumi, formaggio, succhi) siamo partiti soddisfatti ma consapevoli di tornarci presto.

Segnatelo …  Fattoria di Poggiopiano a Fiesole